Nei giorni 26 Dicembre 2005 e 6 Gennaio 2006 dalle ore 17.00 alle 21.00 il versante orientale del centro storico si trasforma in un paesaggio fiabesco e si possono rivivere emozioni dell’anno zero.
Negli ambienti ricavati nei bassi ancora intatti si potranno ammirare le attività lavorative nonché la realtà socio-culturale dell’epoca in cui Cristo è nato.
I visitatori attraverso un percorso scelto accuratamente tra le dieci “rue” (strade impervie) a tratti coperti da archi e piene di scalinate esterne possono ammirare i personaggi, di tutte le età, che affollano gli ambienti.
Le lampade fioche, le torce al vento, il riecheggiare dei canti natalizi, gli odori delle frittelle e quelle accattivanti del casaro, il tintinnare del martello sull’incudine, il vociare degli ambienti familiari, il severo ciabattino, gli artigiani che lavorano, fanno dimenticare l’oggi per un tuffo in quel passato che non potrà mai essere dimenticato.
Non mancheranno altri locali come la reggia di Erode, ricca di drappi, oro e musica e danze nonché quelli dell’Annunciazione e della visita della Madonna a Santa Elisabetta.
E poi…. una stella cometa indica la grotta della Natività.
Vi si scende e tra, pastori, il ruminar del bue e il biascicare di un vecchio asino, si può ammirare la Sacra Famiglia e i Re Magi (6 gennaio).
Momento questo molto emozionante perchè la sensazione di viver quel momento che ha segnato la storia dell’umanità è molto forte.
Agli organizzatori e a tutti i partecipanti un sincero plauso.
IL Presidente
(Nicola Dell’Aquila)
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