FESTE PATRONALI

Volturino

Maggio

SETTEMBRE

LA MADONNA DI SERRITELLA
E’ una statua in cedro, artisticamente scolpita, alta cm. 95, bruna in volto.
Reca nella sinistra il Bambino Gesù e nella destra una preziosa corona di spighe d’oro. Sta seduta su uno sgabello ligneo. Svestita si presenta dipinta con veste di colore rosso cupo trapuntata con stelle d’orate. Alla vigilia della festa si pongono addosso ricchissime vesti di seta con ricami d’oro. Non si ha notizia del tempo in cui fu scolpita, ma presenta caratteri che accennano alla scuola greco – bizantina.
Il Simulacro della Beata Vergine è in somma venerazione nel comune di Volturino e dei paesi limitrofi e prende il nome dell’antico borgo “Maria SS.della Serritella.

EVENTO STORICO:
La tradizione parla di guarigioni miracolose, ma i fatti non hanno avuto mai un controllo.
Osannata invece della materna protezione in favore di Volturino, risparmiandolo dalla distruzione nel 1862.
Il 12 luglio di detto anno, una banda di briganti, capitanata dal famigerato Pasquale Recchia di Volturara Appula, detto Pasqualillo, invase il paese e devastò la Casa Comunale.
Informato il generale Cialdini, di stanza a Foggia, inviò sul luogo trecento soldati, con l’ordine di radere al suolo Volturino per non aver opposto resistenza all’invasione dei briganti. La truppa, a marcia forzata, si dirigeva contro Volturino, ma giunta alla chiesetta di Serritella fu costretta al bivacco, perchè i cavalli, nonostante gli incitamenti, si sdraiarono al suolo e non proseguirono la marcia. Nel frattempo i soldati entrarono per curiosità nelle cappella. Ma quale fu il loro spavento, quando vi trovarono la Vergine, che dalla nicchia li guardava fissi, in atto di severa minaccia. Il maggiore Farini interpretò che era volontà della Madonna che Volturino venisse risparmiato.
La truppa riprese la marcia verso il paese, ormai deserto, perchè i cittadini in preda al panico erano fuggiti per le campagne. Grande fu la commozione dei soldati, quando, nella Chiesa Badiale videro ilare e sorridente quella stessa statua delle Vergine che nella Cappella di Serritella li aveva accolti con lo sguardo pieno di minaccia. La notizia del fausto evento si divulgò e gli abitanti fecero ritorno alle proprie case.
Clero, popolo, soldati si prostrarono dinanzi alla Madonna di Serritella, gridando al “miracolo”
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MARIA SS. DELLA SERRITELLA” PATRONA” DI VOLTURINO:
le continue discordie (un trentennio) col duca Francesco Carignani, col duca di Fragneto e infine col Clero della Chiesa Badiale manteneva l’intero paese in grave agitazione. Il 1 maggio 1774 grazie all’opera pacificatrice di Mons. Giovanni Coccoli, vescovo di Volturara si addiviene a un concordato con il Clero, in pubblico parlamento, dinanzi alla chiesa di Volturino.
I cittadini videro nella felice composizione della vertenza l’intervento della Vergine di Serritella. Perciò, nello stesso giorno acclamarono la Madonna di Serritella “Patrona” di Volturino e, a perpetuo ricordo stabilirono che ogni anno, il venerato simulacro fosse, con speciali festeggiamenti, portato , nella prima domenica di maggio, dalla cappella rurale nella chiesa Badiale di Volturino.