Foto sagra del 2012

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I Ciciottle de Utrine

Il Culto dei morti nella tradizione popolare Volturinese

A Volturino il culto dei morti è molto sentito, come nel resto del Sub-Appennino. I Cimiteri, una volta addobbati di crisantemi  che si era soliti coltivare nel proprio orticello, ora traboccano di fiori pregiati e lampade votive.
In questo piccolo centro del Sub-Appennino fino agli inizi del 1900 vigeva l’usanza etrusca di lasciare un posto a tavola, adornato di ceri, stoviglie pregiate e rifornita di pane, acqua, vino, per i cari defunti che si credeva tornassero a visitare i parenti dall'aldilà, e approfittando del banchetto, lasciavano i doni, fermandosi almeno sino a Natale o alla befana (il proverbio recita: tutte i fest iessn e menessene Pasqua de Befanie mai mness) infatti è credenza comune che nel giorno della befana, i morti debbano ritornare nell'aldilà... Il viaggio che li separa dal mondo dei vivi è impervio , lungo, tortuoso e faticoso. I morti vanno ristorati e nutriti dai propri cari, per renderli benevoli verso i giorni che verranno. Nasce così la tradizione culinaria della festa dei morti e dei "CICIOTTELE" di Volturino.
I ragazzi erano soliti costruirsi dei teschi con ZUCCHE intarsiate ponendo, all’interno, una lampada ad olio prima e un cero poi. La candela accesa all'interno della zucca, rappresenta cristianamente l'idea della resurrezione. Giravano per le case, all’imbrunire, per chiedere “I MORTI” che erano melocotogne, chiamate appunto “cocce de morte” o qualche scodella di “ciciottele” (grano cotto condito con mosto cotto, zucchero o miele), recitando di porta in porta:

Damme i chetugne, damme i ciciottele  
Dammele crude, dammele cott 
Come mi dai, a cuscì mi gnotte



Usanze ormai scomparse! Resta solo la consuetudine di CICIOTTELE e ad uso familiare, condito oltre col novello mosto cotto, con cioccolato e melograno.Gli incredienti hanno una loro inconfondibile simbologia:

Nel giorno della commemorazione dei defunti i Volturinesi chiedono una lunga vita, la sanità del corpo, l’abbondanza di cibi e felicità.
E i cari defunti devono intercedere presso il Signore perché elargisca questi suoi doni.

(Grano dei morti. Origine araba o dessert di origine greca)
Ingredienti per una corretta e raffinata preparazione:
chicchi di grano tenero conditi con vincotto, volendo si possono aggiungere: mandorle, gherigli di noce, frutta candita, cioccolato, cannella, e chicchi di melagrana
Preparazione:
Tenete a bagno, per 2 giorni, i chicchi di grano liberati dalla pula.. Cuocete il grano in abbondante acqua fino all'apertura dei chicchi. Togliete dall'acqua il grano e conditelo con abbondante vincotto, aggiungete le mandorle tostate e i gherigli di noci, pezzetti di frutta candita, scaglie di cioccolato, cannella, chicchi di melagrana. Amalgamate e servite.
Buon appetito

Le foto 2012

 

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